beppe giuliani

contemporary art

review

Antonio Paolucci
Per Beppe Giuliani l‘arte è, insieme, ilare gioco e armoniosa
contemplazione.
Come in un racconto di Borges, nella scacchiera dei rapporti
inflessibili, la memoria ipnotica della cultura e della storia moltiplica le
occasioni del gioco e del sogno.
Accade così che nelle caselle di turchese o di nero vellutato, si
allineano i guerrieri e vive il Minotauro mentre una freccia galleggia
nel tempo sospeso.
Toccherà poi al riguardante assemblare figure e suggestioni,
ricomponendole secondo la linea segreta delle sue emozioni e dei suoi
ricordi. Beppe Giuliani ci offre un gomitolo d‘oro per esplorare spazi
imprevisti e per ritrovare, come in fondo ad uno specchio, la sapienza
armoniosa del mito.
Di tutto questo, nei nostri cupi anni di piombo, non possiamo che
essergli grati.

Antonio Paolucci (1982)
Direttore dei Musei Vaticani




Antonio Romagnolo
Da molti anni Beppe Giuliani lavora “sul motivo”, la strada solitamente
individuata dagli artisti di talento consapevoli , che intendono percorrerla
con l’impegno necessario. Il suo “motivo” è una superficie opportunamente
“organizzata”, resa cangiante e mutevole con i volteggi
di tessere girevoli che procurano una grande varietà di combinazioni
ottiche.
E’ una continua ardua prova con se stesso per rimanere “sul motivo” e
spingerlo sempre più in alto fino quasi a rarefarsi e uscire dalla componente
artigianale dell’opera. Lì quotidianamente Giuliani insiste sfiorando
e travalicando le esperienze storicizzate dell’arte programmata
e arriva a vibrazioni luminose delle tessere , sempre più lontane dai
richiami figurativi e cromatici di un tempo, per esaltare la singolarità
gioiosa di spontanei momenti ludici.
Lì Giuliani raggiunge un risultato di straordinaria efficacia nel suggerimento
alla partecipazione artistica. Dalle figurazioni delle tessere
sempre più libere e sciolte nel movimento, viene l’invito generoso: “Io
sono arrivato fin qui. Questo lavoro l’ho fatto per te. Adesso tocca a
te muovere secondo i moti del tuo animo le tessere del mio “motivo”.
Prova! Ne uscirà un’opera sempre nuova, mia e tua, scolpita nella luce”.

 

 


Antonio Romagnolo (2015)
Già curatore della Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi di Rovigo

 



 

Gala International
...Nella pittura di Beppe Giuliani emerge una ricca felicità espressiva, un respiro naturale che carica le forme di sottili ed affascinanti evocazioni, ma ne discende anche una percezione particolare del reale con cui traduce le vibrazioni del mondo fenomènico nell'analogia, non solo complementare, dell'emozione visiva che coglie pienamente quel riflesso di esperienze ideali e sensibili sulla evidenza impareggiabile della coscienza immaginativa...
(Alberto T. Galimberti, Dicembre 1982)




 

Terzoocchio
... una narrazione evocativa, riferita ad un abito mnemonico onirico tendente al recupero dell' infanzia. La citazione, naturalmente, ha in questo contesto una funzione primaria dato che l' operazione compositiva ha nel caso della narrazione una funzione diversa ed opposta al caso della rappresentazione...
... L' idea di fondo è quella di un campionario di un mondo visivo che possa situarsi in modo ironico fra le battaglie oniriche di memoria infantile e la riduttività morale letta come vincente nel quotidiano. Evasione o satira? ... Queste file di piccoli guerrieri che vengono schierati nella narrazione, danno una dimensione comunque critica al lavoro di Giuliani,
anche se il divertimento può talvolta interrompere il giuoco. L' uso del colore fa capo ad una tavolozza prettamente legata alle origini grafiche del lessico, stabilendo la preponderanza di un gusto visivo particolare...
(di Patrizia Serra, 1982)

 



 

1982 - Antonio Paolucci
(Direttore dei Musei Vaticani già Sovrintendente delle Belle Arti di Firenze) Per Beppe Giuliani l'arte è, insieme, ilare gioco e armoniosa contemplazione. Come in un racconto di Borges, nella scacchiera dei rapporti inflessibili, la memoria ipnotica della cultura e della storia moltiplica le occasioni del gioco e del sogno. Accade così che nelle caselle di turchese o di nero velluto, si allineano i guerrieri e vive il Minoaturo mentre una freccia galleggia nel tempo sospeso. Toccherà poi al riguardante assemblare figure e suggestioni, ricomponendole secondo la linea segreta delle sue emozioni e dei suoi ricordi. Beppe Giuliani ci offre un gomitolo d'oro per esplorare spazi imprevisti e per ritrovare, come in fondo ad uno specchio, la sapienza armoniosa del mito...




 

Arte Triveneta
... L' esigenza di articolare lo spazio dove organizzare le immagini lo ha condotto a modellare la superficie inserendo tasselli in profondità e in rilievo per ottenere complessi oggetti a funzione estetica. Su queste tessere, che possono anche ruotare su se stesse, Giuliani colloca immagini dipinte e oggetti simbolici ricostruiti in miniatura di forte richiamo evocativo, secondo un calcolato equilibrio di richiami e di rimandi molto variati. L' opera rimane così aperta alle interpretazioni-variazioni anche manuali dello spettatore sollecitato ad un atteggiamento ludico che recupera la spontaneità dell'infanzia, ma anche ad accogliere le situazioni ironiche che a sorpresa inevitabilmente si stabiliscono...
(Toni Romagnolo dir. Pinacoteca Accademia dei Concordi di Rovigo 1983)




 

Il Gazzettino
... Giuliani ha compiuto a Milano esperienze fondamentali nel campo della grafica e quindi ha approfondito una particolare ricerca che si sviluppa in maniera singolare tra il ludico e il tragico ... ... Le opere di Giuliani hanno un fascino che ha conquistato soprattutto collezionisti americani, che di solito sono ben attenti ai fenomeni dell'arte contemporanea...
(Toni Romagnolo dir. Pinacoteca Accademia dei Concordi di Rovigo 28.8.1984)




 

Segnalato sul catalogo dell'Arte Moderna Italiana n.20, 1985
<<Beppe Giuliani ci propone un "giuoco" di rara suggestione: "scatole nere" in cui appaiono e scompaiono i simboli stessi del nostro tempo. Un "giuoco" che ha per posta la nostra stessa libertà>>
(Paolo Rizzi)




 

Sandro Sandrelli
... Gli oggetti diventano ideogrammi, i colori, nel loro arbitrio, linguaggio nobilitante. Un' esistenza fatta di cose concrete, di ritualità.(E naturalmente, poteva non giungere ad annidarsi, qui, la quintessenza del rito? Ecco, lì, su un lato, in una sorta di amorevole sarcasmo, una mazza da golf. Pronta a scagliare sogni ed aspirazioni su un bersaglio grande quando l' universo)... (Dicembre 1986)




 

Vogue Mexico
...Beppe Giuliani encarna a su tierra. Juguetòn y misterioso, profundamente ligado e la belleza de la forma y el color y, entre estos, sin negar el rotundo valor del negro, autoritario, dominandorcomo las aguas del Gran Canal. Es uno de los pocos artistas que se ha definido por un medio plàstico ùnico dentro del cual cobija a todos los oltos. Sòlo hace cajas... ... Crea cajas que resumen la adoraciòn objetual tan manifiesta en este siglo, incorpora al espectador al ofrecerle mover algunas secciones, no se olvida de la naturaleza al utilizar fundamentalmente los colores del arco iris, cuenta fàbulas històricas sin por ello hacer una obra literaria... (Graciela Kartofel, Febbraio 1987)




 

Il Nuovo Veronese
... è un "gioco" che diverte e acquista l'ironia dell'adulto nel momento in cui "smitizza" l'elemento storico. Sono grandi contenitori di legno nero, una sorta di bacheche, che si aprono, si chiudono, si girano, si incastrano... un gioco che inizia nello stesso contenitore per continuare negli inserimenti che l'artista vi pone... ... E dovunque il colore, vivace e brillante. <>. Il racconto è ovunque. Ogni oggetto ha una sua storia fantastica, acquista vita ... (di Mariateresa Ferrari, 22 Gennaio 1989)